Perché praticare il massaggio è esercitare un insieme di azioni che mettono in relazione le nostre MANI con il corpo di una persona che lo riceve. Nell’esercizio del massaggio le nostre mani diventano lo strumento per comunicare con l’intelligenza del corpo della persona che riceve, le nostre mani hanno il compito di trasmettere attraverso il corpo un messaggio che la mente dell’altra persona sa interpretare.

L’importanza dell’olio

Tutti i movimenti del massaggio possono essere eseguiti senza oli, ma il loro uso, rendendo la pelle morbida e ricettiva, ne accresce notevolmente i benefici.

Con l’utilizzo dell’olio la mano del massaggiatore scivola con dolcezza sulla pelle, strumento del senso del tatto, e questo fa sì che la mente della persona massaggiata è portata a seguire il movimento ipnotico della mano e, tramite questa, a volgere l’attenzione dei sensi verso il corpo anziché verso l’esterno. L’utilizzo dell’olio perciò esalta la sensualità e fa rilassare la mente che va ad accoccolarsi nel grembo del proprio corpo, pacificata e soddisfatta mentre il corpo “ fa le fusa”.

Le frizioni con olio, inoltre, danno alla pelle una splendida luce e ne aumentano la resistenza nei confronti della temperatura esterna, sia nei casi di caldo eccessivo che di freddo intenso. L’uso dell’olio contribuisce anche a disperdere uniformemente l’eccesso di calore interno. Oltre ad accrescere la morbidezza e la resistenza della pelle, l’olio ne evita l’inaridimento e allevia i problemi cutanei legati all’invecchiamento.

“Se un contenitore è cosparso di una sostanza oleosa, allora l’acqua nel contenitore potrà uscire molto facilmente. In modo analogo, se il corpo è oliato, i tre fattori causa di disturbi cioè vata, pitta, kapha, possono uscire dal corpo senza difficoltà, Questo viene affermato in riferimento al caso di aggravamento di vayu, pitta, kapha, che sono responsabili di tutti i disturbi dell’individuo”. CS